(George Orwell, 1947). La storia della ribellione degli animali di una fattoria inglese, che scacciano gli uomini e decidono di vivere autonomamente, sotto la guida illuminata dei maiali, apparentemente più inclini allo studio e, quindi, ritenuti più affidabili e capaci.

Con il passare degli anni e lo sfocarsi dei ricordi, l’egemonia dei maiali porta gli animali verso uno stato di riduzione in schiavitù che, attraverso una sapiente opera di informazione pilotata, viene spacciata per libertà e miglioramento delle condizioni di vita, che invece sono sensibilmente peggiorate.
Chi cerca di opporsi al crescente potere dei maiali viene scacciato e la sua immagine demolita attraverso la diffusione di informazioni false e tendenziose. Nel tempo vengono meno gli originari testimoni della ribellione e dei fatti che avevano portato all’indipendenza; gli originari principi vengono piegati alle esigenze del gruppo dominante, che lentamente assume i comportamenti degli uomini che erano stati cacciati e ad essi si sostituisce ad assumerne le fattezze.
Una storia scritta quasi un secolo fa che potrebbe essere facilmente interpretata e adattata ai tempi moderni.
Gianluca Pomante